sabato 1 marzo 2008

Altri Italiani

Ieri pomeriggio il giornalista del Corriere della Sera Beppe Severgnini é arrivato a Los Angeles per un breve (ed intimo) incontro a UCLA, la University of California, Los Angeles. L'incontro é stato secondo me gradevole, Beppe ha illustrato il suo punto divista sulla situazione politica italiana di oggi alla presenza del Console d'Italia ed altri personaggi a me sconosciuti ma dall'aria ufficiale. Il resto del pubblico era composto da una trentina di persone in maggior parte tra i 25 ed i 45 anni, chi studente, chi docente e chi chissá. Tra questi ultimi, un personaggio piú avanti con l'etá, giunto fin da San Diego a propagandare la sua candidatura nel collegio elettorale estero alle prossime elezioni politiche di Aprile 2008.


L'unica cosa che mi ha deluso un po' é stato il livello delle domande fatte all'ospite italiano: un paio di studenti ha insistito su una presunta coalizione, evocata anche da Beppe, tra i partiti di destra e quelli di sinistra per governare assieme il paese, sul modello tedesco. I due sembravano terrorizzati dall'idea che la sinistra potesse accettare di dividere le responsabilitá di governo con la destra.
Uno dei due ha inoltre detto che lui in realtá voterebbe la Coalizione Arcobaleno, ma non lo fará perché essendo lui studente di economia, si rende conto che questi "non capiscono niente di economia". Ha inoltre aggiunto che la spazzatura a Napoli c'é sempre stata, lui é di Gaeta (Latina) e lo sa bene, e se ne parla oggi solo perché "qualcuno la ha lasciata davanti alla porta sbagliata". Quando qualcuno ha obiettato che se dalle sue parti é sempre stato cosí, perché allora nessuno ha mai detto niente, lui ha risposto "No scusi io sono del Lazio, non della Campania", come a dire, per favore non confondetemi con quelli, che cosa ne so io.


Una donna, apparentemente docente di matematica in una universitá minore della zona, ha fatto un tragico appello per la sua cittá di origine, Ortona (Chieti), in cui pare che l'ENI voglia costruire una raffineria. Dopo che Beppe ha speso oltre un'ora a dire che non potremo sopravvivere se, come paese, ci propagandiamo solo come turismo, pasta e pizza, la signora in questione ha pensato bene di affermare che "l'Abruzzo é famoso per l'olio ed il vino, il petrolio non c'entra niente".


Insomma, la classica folla di italiani. Uno si domanda se lo stare all'estero per un po' di tempo ha in qualche modo contribuito a far loro vedere le cose da un altro punto di vista o meno, e le risposte ahimé non sono sempre positive. Io non sono Beppe, né vorrei esserlo, ma sono convinto che al di lá di questi personaggi valga la pena di contnuare a fare quello che fa, perché forse scremando bene qualcuno che dica qualcosa di diverso salta fuori. Ma ieri é stato un po' scoraggiante.

2 commenti:

KingFreak ha detto...

Ciao, sono il controllore Bolognese, dopo il tuo commento sul mio blog ho scoperto il tuo e penso che lo seguirò con molto interesse.

In America ci sono stato nel 2003, ho fatto il coast-to-coast NY to LA, 28 giorni, oltre 8000 chilometri attraverso l'America profonda, inizialmente ero partito prevenuto da un lato e pieno di aspettative dall'altro, scoprendo poi che l'America è completamente diversa da come me la ero sempre immaginata!

Meglio o peggio dell'Italia, non te lo so dire, di sicuro in America si respira quel senso di "grande" che forse da noi abituati al singolo e alle 4 mura di casa non comprendiamo! La blasonata libertà che esiste in America, molto bella la libertà, però è una libertà fatta di leggi e "leggiuzze", che tutti se vogliono infrangono, e il fatto che in 8000 chilometri non ho visto nessuno superare i limiti di velocità, non mi faceva stare comunque tranquillo con l'idea che tutti potessero avere una "berta" nel cruscotto della macchina!

Detto questo, piccole impressione di un Bolognese in America, mi piacerebbe sapere che ci fai da quelle parti e quanto ci rimani, e perché proprio Los Angeles, con a nord San Francisco e a sud San Diego città a mio avviso sicuramente più belle!!


Un saluto

Mirko
kingfreak75 (at) gmail (dot) com

Alessandro ha detto...

Caro KingFreak
leggo solo ora la tua risposta, dopo alcuni mesi di inattivitá, e mi scuso del ritardo con cui rispondo.

Per rispondere brevemente ai tuoi quesiti, abito a Los Angeles perché mi piace molto, moltissimo. Piú delle cittá che tu citi: San Francisco é caotica, qualcuno la preferisce perché piú "europea". Ma allora dico io, me ne sto in Europa. San Diego é una grossa cittá di provincia, é noiosa, conservatrice, un posto dove magari é bello vivere quando si é in pensione.

Molti europei arrivano qui con quella che tu chiami prevenzione, e a volte cambiano idea, altre invece se la vedono confermata ad ogni angolo.

La libertá che esiste qui é quella di potere fare per conto proprio, di potere provare ad organizzare qualcosa senza che nessuno, se non la legge, possa impedirtelo. Non sempre questo in Europa é possibile. Le leggi vengono in genere rispettate, e se é vero che da qualche parte é facile avere una pistola (non in California!), é anche vero che quasi nessuno ce l'ha.
Ciao e grazie

Alessandro